Scanno (AQ): descrivere un weekend come quello che trascorriamo ogni anno a Scanno per XTERRA è cosa quanto mai difficile. Si rischia sempre di cadere nella banalità oppure, presi dall’enfasi e dall’adrenalina di sembrare esageratamente epici o autocelebrativi. Le emozioni pre, durante e post evento sono enormi. Tutto, nei mesi precedenti viene pensato e studiato e organizzato minuziosamente. L’evento poi è un’altra cosa, è un’altra storia fatta di scambi di occhiate, lunghi confronti su come, dove e quando, faticosi contrattempi e deliziose notti insonni. Questo è così da qualche anno, e, ogni anno ci mettiamo qualcosa in più per regalare a tutti un XTERRA indimenticabile.
Già dai primi giorni della settimana Scanno è stata presa d’assalto da biker provenienti da tanti paesi europei, ma anche oltre, tutti curiosi, qualcuno intimorito dai racconti di gare epiche passate, di mettere piede sui percorsi e confrontarsi con la realtà. E’ la mattina del sabato però che comincia a regalare le prime scariche di adrenalina agli atleti e ai tanti accompagnatori. Il villaggio si popola di stand, di gente, di musica che scalda l’atmosfera. L’aperitivo insieme ai ragazzi di Cross-Tri e all’Endurance Training post briefing dopo la presentazione di tutti gli Élite, regala due ore di scarico dall’ansia pre-gara, buon cibo e tanta birra per tutti che sembra essere stata molto gradita. La presenza a Scanno del presidente della FITri, Luigi Bianchi, che regala un tono di ufficialità e un avvicinamento “fatale”, forse inevitabile, tra due mondi che convergono verso un solo obiettivo: la promozione del cross triathlon, la promozione di una disciplina tanto dura quanto spettacolare. Inoltre, a presenziare l’evento interviene anche l’assessore regionale allo Sport e alle Aree Interne Guido Quintino Liris. Poi, cala la sera. Il lago, da par suo offre uno stupendo tramonto, una luce soffusa che sa di sfida, di sudore, di quiete…ma di lì a poco, invece imperverserà la tempesta XTERRA.
Mattina calda quella della domenica, sole e cielo terso a dare il benvenuto agli atleti “giornalieri” e mattutini e ai tantissimi volontari, oltre al Team MTB Scanno che da sempre offre supporto all’evento, che si affaccendano per mettere a posto gli ultimi particolari. Muta si? Muta no? Forse. Alle 10 arriva il verdetto dei giudici: muta, no, vietata per tutti. Scompiglio che arriva dai microfoni dei due speaker, Fabio D’Annunzio e Tania Branzanic, che annunciano la decisione. Facce da punto interrogativo per gli atleti, parole, scambi, richiesta di chiarimenti: “Ma davvero senza muta?”. Ebbene, tutti senza muta e alle 11 parte la batteria dei pro, folta di nomi importanti pronti a darsi battaglia tra le vie di Scanno, sul Monte Rotondo e sul sentiero del cuore che sale dal lago. Adrenalina a livelli elevati per le centinaia di persone assiepate sull’anfiteatro della partenza. A seguire le batterie age group e alle 13 la partenza dello sprint. È Chane, grande nuotatore, a uscire dall’acqua per primo. Ottima prova anche per Rinaldi e Zanenga che si porta dietro Barazzuol. Filippo Barazzuol a fine gara: “I primi metri mi sono ritrovato in scia a Filippo Rinaldi e sapendo che è un ottimo nuotatore ho provato a stare nella sua scia ma…non era il mio ritmo. Così sono rimasto con Andrea Zanenga per quasi tutta la frazione e siamo usciti dall’acqua praticamente insieme.”
Nella frazione mtb, ben presto si capisce che la giornata si deciderà tra due vere moto della mtb: Ruzafa e Dafflon. Il primo, vincitore a Scanno per due volte, il secondo due anni fa, dopo aver accusato ben 6 minuti in acqua stravinse correndo una frazione di mtb epica e un trail incredibile. Così fa il buon svizzero. Spinge e rimonta su tutti fino ad arrivare a ridosso di Ruzafa già nella frazione mtb, segnando il miglior tempo, neanche a dirlo. Tra i nostri purtroppo incappa in una giornata no, Filippo Rinaldi che abbandona la corsa. Stessa sorte per Francesco Figini che patisce molto il nuoto senza muta e non ha buone sensazioni in mtb men che meno nel trail. Perdiamo anche Andrea Zanenga causa rottura della catena. In compenso tra le donne una sontuosa Sandra Mairhofer si mette in proprio per cacciare la prima posizione. Sarebbe anche la sua giornata ma da dietro risale come una furia Karaskova che fa segnare il miglior tempo in mtb distanziando Sandra di qualche minuto. Grande frazione anche di Matilde Bolzan che va letteralmente a pesca di avversarie risalendo dalla nona posizione fino alla terza staccando il secondo miglior tempo di frazione davanti a Sandra Mairhofer. Intanto i gentlman si danno battaglia tra sentieri, scalini e muri del pianto. Ruzafa: “Non sono mai stato sicuro di poter vincere la gara. Conosco Xavier Dafflon e il mio vantaggio non era così rassicurante. Solo nell’ultimo chilometro ho potuto abbassare un po’ il ritmo sicuro di avercela fatta”. La terza posizione si gioca tra Barazzuol e Carloni, esperto rider francese del team Organicoach. “Siamo partiti praticamente insieme dalla t2 e non sentivo la mia corsa così sicura per poterlo staccare.” Racconta Barazzuol. “Così, ragionando sono rimasto con lui cercando di capire in che condizione fosse. All’attacco della salita più dura, fuori dal paese, ho cambiato passo prendendo qualche metro di vantaggio che ho aumentato dando tutto negli ultimi 3 km. Sono davvero contento di aver raggiunto il podio nel mio secondo XTERRA.”
Dafflon: “Secondo dietro Ruben è una vittoria. E’ uno dei più grandi e io ho fatto due frazioni ottime ma non sono bastate per vincere.”
Helena Karaskova Erbenova porta a casa la vittoria, la quinta su sei partecipazioni, con circa cinque minuti su un’ottima Sandra Mairhofer, pronta per dare battaglia anche in Repubblica Ceca per l’Europeo XTERRA.
Terza Eva Garcia Gonzalez che grazie al miglior tempo nella frazione di trail porta a casa il terzo gradino del podio sorpassando Buss e Bolzan. Matilde racconta: “Ho pedalato insieme ad Eva Gonzalez gran parte dell’ultima salita. Ho provato a staccare sia e poi Buss perché ero convinta che ne avesse di più nella corsa. Invece ho subito il ritorno di Eva che andava veramente forte e non sono riuscita a fare altro che accontentarmi di un ottimo quarto posto, che a Scanno, mi sembra un gran piazzamento.”
Nello sprint si danno battaglia tanti italiani, tanti nazionali che se le danno di santa ragione fino a pochi metri dal traguardo. Finisce come alla tappa del Lago di Garda con Podda che vince per la seconda volta correndo una frazione di trail incredibile e sopravanzando Stefano Davite e Streiter. Tra le donne invece vince Marta Menditto dopo la vittoria di Lake Garda.
La conclusione dell’evento rispecchia quanto abbiamo voluto pensare di fare per gli atleti con pasta party abbondante e pizza per tutti gli atleti fino a tardo pomeriggio.
Ora, fatte le centinaia di ringraziamenti a tutti i volontari e a tutti coloro che hanno collaborato per rendere la tappa di Scanno davvero unica, analizziamo, riposiamo e ripartiamo forte per il 2020, sempre a Scanno, sempre con uno degli XTERRA più duri e affascinanti al mondo.